In questo settembre due grandi
della musica italiana hanno festeggiato gli ottant’anni, Ornella Vanoni e Gino
Paoli, due splendidi ottantenni curiosamente nati a distanza di un solo giorno
l’una dall’altro (lei nata a Milano il 22 settembre, lui nato a Monfalcone il
23, anno 1934).
Oltre agli astri, ci pensò il
destino a riunirli, e lo fece negli
uffici di una casa discografica, la storica Ricordi, dove il gossip
inizialmente li divise, poiché si sussurrava che lui fosse gay e lei lesbica:
le voci erano così esatte che lui, ancora oggi, è ricordato come un tombeur
de femmes e, di lei, si dicono tante cose che, comunque, non smentiscono la
sua fama di seduttrice.
A parte le inutili pruderie, una cosa è
certa: che entrambi hanno scritto un lungo tratto della storia della canzone
italiana e, di questa, sono stati due tra i più grandi interpreti e protagonisti.
Sarebbe dunque facile propinarvi
un ‘classico’ di entrambi, in questo caso L’appuntamento
o Domani è un altro giorno o,
meglio ancora, di una canzone di cui entrambi sono stati interpreti, magari in
una serie di concerti che hanno tenuto insieme.
Per quel che riguarda questo
blog, il desiderio è invece quello di proporre dei pezzi sublimi e meno
conosciuti de La gatta o di Che cosa c’è ed il motivo è semplice:
per molti autori, interpreti, cantanti, esistono degli hit, dei grandi successi
che li rendono immediatamente riconoscibili, ma in carriere così lunghe
esistono anche pezzi dimenticati o poco conosciuti che sono altrettanto belli,
se non delle vere e proprie ‘perle’. Ecco, questa canzone tratta
dall’album A un certo punto, del 1974, è
una canzone stupenda che rende merito alla personalità dell’interprete. Purtroppo, per qualche motivo a me ignoto, non è possibile postare il video (rarissimo), ma lo trovate qua: https://www.youtube.com/watch?v=y-RrPsA5Jxc
Buon ascolto.
© Danila Faenza
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