martedì 16 dicembre 2014

L’anima nel verso: Walt Whitman, Oh me, o vita

Intitolo così questo appuntamento perché la poesia, se è tale, è una delle più profonde manifestazioni dell’anima. E l’anima, anche se di questi tempi non va molto di moda, è l’espressione più pura di noi stessi.
Stasera Roberto Benigni ha concluso le sue due serate dedicate ai Dieci Comandamenti con una poesia di Walt Whitman, Oh me, o vita. Nato negli Stati Uniti nel 1819 e morto nel 1892, è uno dei più grandi poeti americani. La sua O capitano! Mio capitano, dedicata ad Abramo Lincoln, è stata inserita nel film L’attimo fuggente, ampliandone la popolarità.
Qui riproponiamo la lirica che Benigni ha recitato stasera, proponendoci la visione dell’individualità che, essendo unica, può contribuire all’immensa marea dell’umanità, con un verso o una carezza.

O me, oh vita!
Oh me, oh vita !
Domande come queste mi perseguitano,
infiniti cortei d’infedeli,
città gremite di stolti,
che vi è di nuovo in tutto questo,
oh me, oh vita !

Risposta

Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.

© Danila Faenza


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