Intitolo così questo appuntamento
perché la poesia, se è tale, è una delle più profonde manifestazioni
dell’anima. E l’anima, anche se di questi tempi non va molto di moda, è
l’espressione più pura di noi stessi.
Stasera Roberto Benigni ha
concluso le sue due serate dedicate ai Dieci Comandamenti con una poesia di
Walt Whitman, Oh me, o vita. Nato
negli Stati Uniti nel 1819 e morto nel 1892, è uno dei più grandi poeti
americani. La sua O capitano! Mio
capitano, dedicata ad Abramo Lincoln, è stata inserita nel film L’attimo fuggente, ampliandone la
popolarità.
Qui riproponiamo la lirica che
Benigni ha recitato stasera, proponendoci la visione dell’individualità che,
essendo unica, può contribuire all’immensa marea dell’umanità, con un verso o
una carezza.
O me, oh vita!
Oh me, oh vita !
Domande come queste mi perseguitano,
infiniti cortei d’infedeli,
città gremite di stolti,
che vi è di nuovo in tutto questo,
oh me, oh vita !
Risposta
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.
© Danila Faenza
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